Se il DDL concorrenza fosse stato approvato, nelle commissioni competenti, in prima lettura così com’era sarebbe stato il de profundis per l’attività di patrocinatore stragiudiziale.
Mentre altre entità, una volta gloriose, si sono colpevolmente disinteressate, forse impegnate in un lungo rinnovo delle cariche, la Carta di Bologna, con le sue quattro audizioni, il suo lavoro di pressione sui parlamentari e gli emendamenti proposti anche all’ultimo momento (trasformati in quasi 800 proposte di riformulazione da parte di tutte le componenti parlamentari), ha contribuito ad ottenere risultati significativi pur parziali, precari e che si prestano ancora a colpi di mano.
Non siamo infatti qui, pur consci del lavoro svolto, a festeggiare.
Primo risultato significativo rispetto al punto di partenza: per le macro-lesioni è stato approvato un formulato che, una volta per tutte, cristallizza le tabelle di Milano quale punto di riferimento risarcitorio.
Lo abbiano ben presente quegli studi professionali che fanno firmare mandati capestro alle Vittime della Strada e che, una volta calmate le acque, speriamo che spariscano dalla circolazione in tempi rapidi.
In accordo con le associazioni dei consumatori e le Vittime della Strada saremo in futuro spietati nei loro confronti.
Sulle micro-lesioni invece bisogna essere prudenti perchè se è vero, come è vero, che è stato approvato un formulato che espunge la parola strumentale dall’accertamento medico legale, temiamo che tale novella rischi di essere modificata, in senso involutivo, in aula o in seconda lettura al Senato.
Lo abbiano ben presente quegli studi professionali che anticipano le spese mediche e che fanno di un colpo di frusta un assemblaggio di abonormi quanto a volte ingiustificate spese mediche e di cura.
Altro punto qualificante: i riparatori non convenzionati con le Compagnie potranno continuare fare liberamente il loro mestiere, ma non è ancora presente un meccanismo sanzionatorio per quelle compagnie che tentano di canalizzare i sinistri presso le reti fiduciarie.
Punti non risolti e su cui bisogna proporre correttivi: la scatola nera è rimasta un elemento di prova salvo dimostrarne il non corretto funzionamento e il tema della non procedibilità in caso di sospetta frode.
Questi punti sono pericolosi anche in circostanze in cui vi sono lesioni fisiche.
Quattro mesi di fatiche, un gruppo di lavoro coeso composto da Consumatori (Assoutenti, Codici, Casa del Consumatorie), Federcarrozzieri, Vittime della Strada, OUA e anche da noi con il nostro contributo.
Non era facile nè banale arrivare alla fine di una prima lettura in commissione quando una specie di spada di Damocle pendeva sulla testa delle Vittime della Strada, degli Artigiani e degli Assicurati e i poteri forti erano dietro la porta dell’IVASS, dell’Antitrust, del Ministero e di qualche parlamentare.
Forse pochi, tra i patrocinatori dormienti e opportunisti, si erano resi conto della situazione e del pericolo, ma siamo abituati allo scarsissimo, per non dire inesistente, livello di mobilitazione della nostra categoria.
Il nostro sito continuerà ad essere aggiornato, ma per le novità in tempo reale consigliamo di consultare le pagine facebook della Carta di Bologna e del CUPSIT.
Se qualcuno, apprezzando la nostra attività, avrà voglia di iscriversi sarà senz’altro accolto, ma avvisiamo in anticipo che, quando le acque si calmeranno, abbiamo intenzione di adottare e proporre severe restrizioni deontologiche alla nostra professione e alle modalità di acquisizione dei clienti, soprattutto quelli che hanno subito lesioni gravi e che sono “intercettati” in situazioni in cui non è ragionevolmente possibile far sottoscrivere un contratto o un mandato, come in un letto di ospedale o durante un funerale, magari utilizzando un’azienda funebre “convenzionata”.
Di tali soci non abbiamo bisogno e li invitiamo a rivolgersi ad altre entità più “lasche” nell’accettare nuovi associati.
Un grazie di cuore Giampaolo Bizzarri, Roberto Barbarino, Mirko Melozzi, Luigi Mercurio, Elena Bove, Sonia Monteleone e naturalmente a Davide Galli (Federcarrozzieri), Massimo Perrini (OUA) e Giuseppa Cassaniti Mastrojeni (Vittime della Strada) e Furio Truzzi (Assoutenti).
Ddl concorrenza, termina il primo tempo: un grazie a tutti, comunque vada a finire
La partita è ancora lunga, ma già alla fine del primo tempo potevamo essere sotto per 5 gol a zero; se siamo ancora in parità, è per merito di diversi parlamentari, che ora la Carta di Bologna va a ringraziare. Ci riferiamo all’emendamento del disegno legge concorrenza che ristabilisce equilibrio. In origine, il ddl prevedeva il risarcimento in forma specifica e l’abolizione della cessione di credito. Con l’emendamento, tutto come oggi: niente risarcimento in forma specifica, mentre la cessione di credito resta in vita.Vi
Ci scusiamo in anticipo
I parlamentari che si sono prodigati in un estenuante lavoro a favore della libertà e della concorrenza sono numerosi; ci perdoneranno coloro che qui dimentichiamo, per questione di fretta. Complimenti all’onorevole Vazio, così come a Colletti, Pesco, Russo, Laffranco, Capezzone, Vignali, Moretto, Fregolent, Ferranti, Causi, e Boccuzzi. Consentiteci un pizzico di retorica: se questo Paese ha ancora possibilità di non scivolare del tutto nella melma, anche sotto il profilo economico, è perché ci sono uomini e donne che ispirano il proprio operato a criteri di libertà e concorrenza. E complimenti, ci sia permesso, pure a noi, alla Carta di Bologna, al suo gruppo di lavoro coeso, che dimostra di essere un interlocutore affidabile e tecnicamente preparato.
L’alleanza per la libertà e la concorrenza
Un’inedita alleanza dentro la Carta di Bologna, fra Consumatori, Artigiani, Avvocati, Patrocinatori, Vittime della strada. Un patto per la libertà e la concorrenza che ha portato documenti, carte, prove, ha prodotto emendamenti di buon senso, ha giocato con lealtà, senza sotterfugi e senza canali ed entrature preferenziali, senza vantare alcun potere se non quello delle idee e della conoscenza. Con questa prima lettura (siamo a metà partita, ribadiamo, con un avversario che da un momento all’altro potrebbe ricevere in regalo un calcio di rigore a favore….), viene salvaguardata la libertà di scelta del riparatore di fiducia e il diritto delle vittime a ottenere un risarcimento sulla base di ciò che esiste, senza involuzioni. La Carta di Bologna ha svolto il suo lavoro alzando la cornetta del telefono e con buone audizioni che hanno sicuramente contribuito a modificare l’impianto del provvedimento.
Il secondo tempo
Garanzia di pieno risarcimento per le vittime, stessi criteri di liquidazione in tutta Italia, conferma del risarcimento per danno morale o da sofferenza. Sono alcuni dei risultati ottenuti grazie all’approvazione di un emendamento a firma dell’onorevole Vazio durante i lavori delle commissioni finanze e attività produttive alla camera sul disegno di legge per la concorrenza. Dopo le valutazioni della camera, ora il senato può essere foriero di colpi di mano, e quindi bisogna essere preparati anche ad affrontare qualsiasi evenienza. Alcune proposte della Carta di Bologna (come la portabilità delle polizze) non sono state accolte. Idem per l’esigenza di riformare le autorità di controllo, troppo inclini a sposare gli interessi delle compagnie. Stesso discorso per un serio impianto sanzionatorio verso le compagnie, che proveranno ancora a deviare i loro assicurati presso riparatori convenzionati. E ora, una sana chiacchiera fra noi amici della Carta di Bologna: un altro segnale di questa sofferta discussione parlamentare è che la Guidi, la Vicari e tutto lo staff tecnico del Mise dovrebbero essere rottamati. Ma sia le suddette persone sia le assicurazioni sono avvisate: la Carta di Bologna è pronta a tutto, e andrà avanti con la parte delle corpose proposte ancora non accolte.
Lesioni fisiche
Ultimo ma non ultimo, il capitolo lesioni fisiche. Sentiamo Vazio: “Finalmente su tutto il territorio italiano si applicheranno gli stessi criteri per la liquidazione dei risarcimenti dei danni: un’unica tabella garantirà uniformità, non più regioni con risarcimenti da serie A e regioni con risarcimenti da serie B. Nello stesso tempo è stato però sventato il rischio di cattive interpretazioni o surrettizie utilizzazioni della legge. La tabella che sarà adottata con decreto del presidente della Repubblica dovrà obbligatoriamente tenere conto dei criteri valutativi del danno non patrimoniale ritenuti congrui dalla consolidata giurisprudenza di legittimità e quindi delle tabelle di Milano. Non sarà fortemente ridotto o eliminato come molti auspicavano il diritto a vedere risarcito il danno morale, il danno da sofferenza. Sarà poi comunque consentito un ulteriore aumento, sino al 30% del risarcimento del danno, in ragione di aspetti relazionali e personali obiettivamente accertati”. La reazione delle assicurazioni? Scomposta, nervosa, quasi isterica: “Le tariffe Rc auto diventeranno più costose”. Appunto. Siamo pronti al secondo tempo.
Un grazie a tutti per l’impegno quotidiano che avete dimostrato per l’ottenimento di questo eccellente risultato. Continuiamo così.
Un grazie a tutti per l’impegno quotidiano che avete dimostrato per l’ottenimento di questo eccellente riswwwultato. Continuiamo così.
grazie a tutti voi per il lavoro fatto fin qui, la perseveranza, la concretezza e la serietà paga!
un grazie particolare al Presidente Stefano Mannacio, al caro Roberto Barbarino, avanti così!
BRAVI! Incommensurabili! Bravi tutti coloro che si impegnati, alcuni sulle retrovie (ma necessari!) al fine di promulgare, produrre e non subire solo in difesa, quanto necessario ad hoc, mirato a contrastare, ribaltare, svergognare, evidenziare, sottolineare in ogni strato sociale, le angherie e sopprusi dei poteri forti, che in nome del “DIO Denaro” (così lo hanno votato, eletto ed eretto al rango di) al di fuori di ogni misura, pantagruelmente, i quali “hanno deciso” attraverso i “tristi e soliti canali”, di far legiferare al di fuori della Carta Costituzionale Italiana ed Europea, complici anche il resto del mondo pari grado.
NOI NON CI STIAMO!
NOI italiani utenti-cittadini-assicurati-danneggiati-patrocinati-patrocinatori, non siamo il pascolo per nessuno!