I contatti sono frenetici. Stiamo aspettando l’esito.

Non abbiamo più aggiornato il sito  perchè i contatti e il lavoro attorno a questo provvedimento sono stati talmente frenetici che non c’è stato tempo. C’è stato anche un lavoro straordinario anche dovuto al clamoroso errore delle confederazioni. Non sappiamo come andrà a finire ma cerchiamo di fare il possibile insieme a un gruppo affiatato e, soprattutto, qualificato. Presto dovrebbe uscire un formulato governativo che dovrebbe (usiamo sempre il condizionale) recepire l’ultimo set di emendamenti derivanti dall’ultima scrematura. Alcuni sono pericolosi, altri, come quello sul danno da morte sono stati ritirati (almeno quello che portava la firma dell’On. Carbone del PD), altri ancora si portano dietro una logica consociativa da prima repubblica, utile forse a tonificare per legge sindacati che non hanno ancora compreso che il muro di Berlino è crollato da un pezzo.

Non possiamo nè essere ottimisti nè pessimisti. Vedremo.

2 Commenti

  1. Luigi

    Intanto i media televisivi come al solito lavorano per procacciare consensi fra la popolazione.
    Le informazioni propagandate ovviamente sono rivolte a casalinghe ed altri soggetti che in assenza delle basilari nozioni e informazioni.. ingoiano sterco spacciato per cacao.

    Fanno sorridere (e preoccupare) le tirate di giacche in parlamento per bloccare la messa in onda di spot televisivi che pubblicizzano servizi per le pratiche di risarcimento sulla malasanità.. si preoccupano che la gente si invogli a chiedere i rimborsi… NON SI PREOCCUPANO INVECE DELL’ALLARMANTE BASSO LIVELLO QUALITATIVO DEI NOSOCOMI AL SUD ITALIA!! (salvo quelle pochissime eccezioni ovviamente)

    E DI QUEI BRAVI MEDICI CHE SCAPPANO ALL’ESTERO PERCHE’ LA POLITICA SBARRA LE PORTE A CHI NON PERSEGUE I LORO SPORCHI INTERESSI.

    Tutto ciò a dimostrazione che i media lavano e riprogrammano i cervelli deboli a tutto vantaggio del sistema ove le banche e le assicurazioni dettano le regole e le cambiano quando iniziano ad essere loro strette, fregandosene se in quelle manovre saranno ulteriormente travolti tutti i danneggiati e i famigliari delle vittime.

    Risposta
  2. Riccardo Nicotra

    Ma i politici, pubblici amministratori, non sono più al servizio del cittadino, ovvero dello Stato, ovvero di noi, che li paghiamo per svolgere tal mansione? Forse, non sono sono sufficientemente pagati, stante il costo esorbitante delle campagne elettorali di ogniuno, forse a conti fatti, non basterebbero tutti gli stipendi di una vita? Però è strano che alcuni ci sono riusciti a spendere pochissimo per le campagne elettorali, se ci riescono alcuni, perchè non dovrebbero riuscirci gli altri
    Da: http://leconomistamascherato.blogspot.it/2010/07/i-politici-camerieri-dei-banchieri.html
    mercoledì 7 luglio 2010. I politici camerieri dei banchieri: perché?
    Agenzia ABRUZZO Press, Chieti, 6 Luglio ‘10.
    Nel recente G8 il proponimento dei Capi di Stato di tassare le Banche non venne neppure preso in considerazione. Non è stato detto se ciò sia accaduto per espressa volontà dei politici o per esterni condizionamenti. La soluzione sembra corrispondere ad una logica: possono i camerieri imporre la propria volontà ai padroni?… L’avvenimento ci ha riportato alla mente un articolo del compianto Prof. Giacinto Auriti che riproponiamo ai nostri lettori: I politici camerieri dei banchieri: perché?
    Giacinto Auriti
    Vi sono delle parole che hanno un tal peso specifico che ci costringono a rileggere la storia. Quando Ezra Pound riecheggia il famoso messaggio concepito dal colonnello Jefferson: “I politici sono camerieri dei banchieri”, ci costringe innanzitutto a prenderne atto, in secondo luogo, ad evidenziarne le cause.
    La ragione di questa clamorosa verità sta nel fatto che la Rivoluzione Francese non si è fermata “a metà” (secondo la abituale regola), ma ai “tre quarti”. Lo stato di diritto ha considerato, infatti, nel proprio ordine costituzionale, solo i tre poteri: legislativo, giurisdizionale ed esecutivo. Il quarto potere della sovranità monetaria se lo sono fagocitato nel silenzio le banche centrali, S.p.A. con scopo di lucro. Poiché – come insegna l’antica saggezza marchigiana – “li quatrì fa piove l’acqua pe l’in su” (“i soldi fanno piovere l’acqua in salita”) ci si spiega perché le lobbies bancarie hanno assunto il comando di tutti gli stati costituzionali.

    Tutti gli storici hanno interpretato i tempi dello stato di diritto come una forma di progresso, addirittura come una conquista di civiltà irrinunciabile spacciando per democrazia, l’usurocrazia. Nessuno ha avvertito la grave decadenza causato dal fatto che il portatore della moneta era stato surrettiziamente trasformato in debitore dei propri soldi.

    Ecco perché dobbiamo completare la Rivoluzione Francese: La Sovranità Monetaria va attribuita allo Stato – come Quarto Potere Costituzionale – e tolta alla banca centrale. Non è più tollerabile che, in un c.d. stato di diritto, la funzione costituzionale della sovranità monetaria sia esercitata da una S.p.A. con scopo di lucro.

    Non è vero che lo Stato costituzionale rappresenti un progresso rispetto alle monarchie cattoliche della Vecchia Europa. I re avevano tutti la sovranità monetaria perché battevano moneta e nessuno poteva essere “cameriere del banchiere”. Sono diventati camerieri solo quando hanno accettato in prestito dalle banche centrali S.p.A. la moneta-debito (c.d. nominale).
    L’urlo del “ça ira” deve tornare sulle piazze, davanti alle sedi della Banche centrali e nei Tribunali. Ci dobbiamo riprendere la proprietà dei soldi nostri.

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