Fonte: Da Carrozzeria.it
29/11/2013 | Il ddl che contiene il “pacchetto rc auto” potrebbe arrivare al consiglio dei ministri martedì prossimo. Sono previsti il rafforzamento della forma specifica, limiti alla cessione a terzi e allungamento dei pagamenti
In arrivo un ddl contenente un corposo “pacchetto Rc auto” che, a prima analisi, appare tutto sbilanciato a favore delle Compagnie assicurative.
Nel pacchetto appaiono infatti una serie di norme esplicitamente richieste dal settore assicurativo, e che scontenteranno sicuramente carrozzieri e consumatori. Come fa notare “Il sole 24 ore”, si allungano ad esempio i tempi entro i quali le compagnie possono comunicare al danneggiato offerta o diniego per il risarcimento (da 60 a 90 giorni; da 30 a 45 in caso di constatazione amichevole), scaricando di fatto l’allungamento del pagamento sulle carrozzerie. Le compagnie, inoltre, avranno la facoltà di prevedere all’atto del contratto, e a fronte comunque di una significativa riduzione del premio, che il diritto al risarcimento danni non sia cedibile a terzi. Si modifica poi l’articolo 2947 del codice civile, prevedendo che «il danneggiato decade dal diritto qualora la richiesta di risarcimento non venga presentata entro 90 giorni dal fatto, salvo i casi di forza maggiore derivanti da lesioni alla persona».
Il ddl prevede il rafforzamento del risarcimento in forma specifica (riparazione in un centro convenzionato con la compagnia, pagato direttamente da questa), che dal 1° gennaio 2014 le compagnie possono adottare (e non più «offrire») in alternativa a quello per equivalente, fornendo garanzia di almeno due anni. Viene definito uno sconto minimo sul premio – 5% – che in alcune zone, da definire con successivo decreto, passa all’8 per cento. Il danneggiato in realtà può rifiutare questa modalità, ma in questo caso il risarcimento non potrà comunque superare il costo che la compagnia avrebbe sostenuto tramite impresa convenzionata, e verrà versato direttamente alla carrozzeria indicata, su presentazione di fattura.
Nel ddl sono contenute anche norme anti-frode, con possibilità di ricorrere a testimoni in caso di incidenti con danni a cose o lesioni di lieve entità. Vengono inoltre posti dei paletti per l’azione in giudizio da parte degli automobilisti, possibile solo dopo le valutazioni della compagnia (o comunque dopo 90 giorni) nel caso di elementi significativi su possibili frodi che emergano dalla consultazione della banca dati sui sinistri.
Il ddl, dopo una serie di rinvii, potrebbe arrivare al consiglio dei ministri martedì prossimo.
Ormai si sta tentando in ogni modo di di limitare il costo dei sinistri da parte delle Compagnie Assicuratrici (che ricordo sono Società per Azioni) limitando il DIRITTO AL RISARCIMENTO! Stanno modificando norme che sono state sancite dal Codice Civile. Vedi art. 2054 c.c. “Il conducente di un veicolo senza guida di rotaie è obbligato a risarcire il danno prodotto a persone o a cose dalla circolazione del veicolo, se non prova di aver fatto tutto il possibile per evitare il danno…”, vedi art. 2697 c.c. Onere della prova “Chi vuol far valere un diritto in giudizio (Cod. Proc. Civ. 163) deve provare i fatti che ne costituiscono il fondamento (Cod. Proc. Civ. 115)…” tanto per citarne qualcuno! Poi con la storia dello sconto sulla R.C. Auto del 5% max 8% vogliono farci l’elemosina. Consideriamo che mediamente oggi partiamo da euro 500 / 600 per assicurare un veicolo. Vale a dire che lo sconto sarà di 25 – 40 euro max annui (che per carità sono soldi). Ma la cosa più assurda è che dalla liberalizzazione di metà anni Novanta ad oggi, i sinistri sono diminuiti del 40%, mentre i premi a carico degli assicurati sono aumentati del 245% (da 391 a 1.350 euro). La prima conseguenza del caro RC Auto è l’enorme numero di veicoli circolanti senza assicurazione nel nostro paese, almeno 4 milioni di veicoli!
Negli anni bisogna dire che i vari Governi non hanno fatto nulla per fermare il caro RC Auto, ma anzi hanno apportato correttivi volti a favorire gli interessi delle compagnie. L’ultimo in ordine di tempo il Governo Monti con il decreto “Cresci Italia” in cui viene sancito che i danni lievi saranno risarciti solo se suscettibili di accertamenti clinico strumentali obiettivi. Quest’abile mossa farà risparmiare alle compagnie ben 2,7 miliardi di euro. Questa è l’ultima manovra messa in atto per “monopolizzare” il sistema del risarcimento dei danni a favore delle Compagnie Assicurative.
Non sarebbe meglio, a questo punto, “eliminare” l’obbligatorietà della copertura assicurativa? Oppure non ci assicuriamoci più! Che bel “danno” che provocheremmo…
Scandaloso, ma è un percorso che era iniziato nel 2000. Solo in pochi hanno cercato di resistere. Molti hanno aspettato che venisse prima calpestato il loro orticello ; altri invece si sono addirittura prestati a fiancheggiare le assicurazioni ( i noti “consumatori…di diritti”) con obbiettivi monopolistici.
Avv. Settimio Catalisano
Già da tempo si sta tentando di strappare ancora i diritti dei consumatori umiliandoli ad accettare qualsiasi sopruso dai poteri forti(assicurazioni). la delegittimazione politica e la conseguente pochezza dei deputati che rimangono favorisce questa abbuffata di prepotenza. spero che le associazioni avvocati e consumatori riescano ancora una volta a fermare le assicurazioni….. ma per quanto ancora resisteranno visto che ogni anno, e con qualsiasi governo, ci troviamo davanti a queste proposte vergognose.