ROMA – Potrebbe arrivare presto la tabella unica nazionale che regola il danno biologico per le grandi invalidita’. Dopo un iter di quasi sette anni, il decreto contenente la tabella, prevista dal codice delle assicurazioni, attende ora di essere approvato da un prossimo consiglio dei ministri per poi essere firmato dal presidente della Repubblica. E la sua approvazione, secondo l’Ania, porterebbe ad una riduzione dei prezzi delle polizze assicurative del 3-5%.
”L’approvazione di questa tabella – ha spiegato all’Ansa il direttore generale dell’Ania Dario Focarelli – ha due aspetti positivi: garantendo uniformita’ sul territorio nazionale dei risarcimenti (oggi a decidere sono i singoli tribunali, ndr.), da’ certezza alle persone danneggiate di avere lo stesso risarcimento in qualunque posto del Paese; e, dando alle compagnie assicurative la certezza di quanto pagare, porterebbe ad una riduzione presumibile dei prezzi delle assicurazioni, secondo le nostre stime, del 3-5%, che potrebbe col tempo diventare di piu”’. La tabella, che regola il danno biologico per invalidita’ gravi, usa ”un valore lievemente piu’ basso di quello applicato oggi e, in media e’ piu’ bassa del 10% di quella di Milano – spiega Foscarelli -; sul confronto internazionale ha valori piu’ alti di tutti i Paesi in quasi tutte le fattispecie”. Nel caso dell’invalidita’ permanente sul lavoro, inoltre, aggiunge, ”il risarcimento previsto dall’Inail oggi e’ molto molto meno di quanto prevede questa tabella”.
La questione, intanto, suscita un dibattito tra favorevoli e contrari. Secondo l’Adiconsum, con l’approvazione del decreto ”viene finalmente meno l’assurda discriminazione attribuita, nei valori economici, dai vari Tribunali alle grandi invalidita’. Ci aspettiamo – afferma il segretario generale Pietro Giordano – un segnale vero e concreto dalle compagnie di assicurazione, a cominciare dalla discesa dei prezzi praticati all’utenza. Una discesa che puo’ essere fatta gia’ dall’approvazione, e non inferiore al 5%”.
Mai successo che le polizze assicurative siano scalate di prezzo, al più sono state bloccate per un anno, trascorso il quale si son ripresi tutto più un ulteriore plus a, in coda gli interessi. Solo al tempo di di Mattei scalò e di molto il costo dei carburanti in Italia, e ben sappiamo che fine ha fatto Mattei per aver osato andare contro le sette sorelle. Le mafie non esisterebbero se non ci fosse qualcuno che ne pretende i servizi.
Da http://www.fiordisale.it :
“……… e quella che diciamo l’umanità, e ci riempiamo la bocca a dire umanità, bella parola piena di vento, la divido in cinque categorie: gli uomini, i mezz’uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà. Pochissimi gli uomini; i mezz’uomini pochi, che mi contenterei l’umanità si fermasse ai mezz’uomini. E invece no, scende ancora più giù, agli ominicchi: che sono come i bambini che si credono grandi, scimmie che fanno le stesse mosse dei grandi. E ancora più in giù: i pigliainculo, che vanno diventando un esercito. E infine i quaquaraquà: che dovrebbero vivere con le anatre nelle pozzanghere, ché la loro vita non ha più senso e più espressione di quella delle anatre.” [Il giorno della civetta (L. Sciascia)]
Parto proprio dalle parole di Sciascia per affermare che la diversa classificazione degli uomini ha antiche origini e volendo adottare questo tipo di tassonomia nell’oggi la troveremmo sorprendentemente attuale e calzante, ….
Il racconto del vangelo di Marco sull’obolo della povera vedova (12,41-44), ripreso da Luca (21,1-4), è stato collocato dagli evangelisti poco prima dell’ultima tragica settimana a Gerusalemme, nell’ambito della critica della principale istituzione del giudaismo: il tempio, e delle principali categorie sociopolitiche (scribi e farisei) che non fecero nulla per impedire la palese corruzione dei gestori del tempio: sadducei e sommi sacerdoti. E’ una pericope direttamente morale e indirettamente politica.
Da http://www.renatosavoia.com:
Davvero non c’è di meglio da fare che dimezzare i risarcimenti per macrolesioni?
Fonte: Renato Savoia – 04.04.2013 Condividi su Facebook
Materia: Attualità. Abstract: Incredibile, ma vero Fonte: Renato Savoia
Oramai non ci sono più parole, o almeno io non ne ho più.
Sono anni che con la promessa (MAI MANTENUTA, ANZI!) di un abbassamernto delle tariffe dell’assicurazione rca sono stati via via decurtati i risarcimenti (leggasi: a partire dalla legge 57/01), introdotti meccanismi risarcitori molto oltre il perverso (leggasi: “indenizzo diretto), modificati articoli del codice delle assicurazioni in modo che sia sempre più complicato per il danneggiato ottenere i lrisarciemnto del danno (leggasi: art.139 d. lgs. 209/05 e D.L. 24 gennaio 2012, n. 1 art 32, comma 3-quater). Adesso il defunto-anzi-no governo Monti ha predisposto lo schema di D.P.R. relativamente alla tabella unica nazionale delle macrolesioni (rimando, anche per lo schema, a questo articolo). Guardacaso, è l’ennesimo regalo alle compagnie assicurative e l’ennesima fregatura (che non è un termine giuridico, ma rende l’idea) per i danneggiati, visto che gli importi sono ridotti all’incirca della metà rispetto a quanto previsto dalla tabella di Milano, riconosciuta dalla Cassazione più volte come valida a orientare i risarcimenti su tutto il territorio nazionale. A parte il voltastomaco, cos’altro?
avv. Renato Savoia
Da fonte attendibile e vicinissima, molti fax ed email, sono arrivati al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ma non tantissimi, e nella speranza che San Giorgio proietti ulteriore sapienza, saggezza, onde trafiggere mortalmente il punto esatto del malefico drago, senza dare in sacrificio “I PROPRI BENI” ai sacerdoti e mercanti del tempio,
per favore decuplichiamo a cascata, l’invio di altri fax ed e-mail. Chiunque può inviarli: parenti, amici, clienti, i parenti dei clienti, a costo di fare il porta a porta.
Solo noi, CITTADINI del POPOLO ITALIANO, possiamo fare la differenza, riprendiamoci il potere di governarci solo attraverso chi vogliamo noi, facciamo sentire il nostro peso e pressing, non giochiamo come raccattapalle, giochiamo come protagonisti all’attacco, NOI siamo moltissimi, loro solo uno sparuto manipolo di …. (scusatemi, il dizionario oltre un certo numero di aggettivi, non va, e quelli già coniati da centinaia d’anni, non riescono a qualificare in nessun modo, loro. Sicuramente a partire da oggi, dovremmo inventarci dei neologismi il più possibile calzanti, ma dubito che ci riusciremo).
Con la nostra volontà, come un diluvio universale, inondiamo materialmente l’ufficio della POSTA IN ARRIVO della PRESIDENZA di Giorgio Napolitano, e non credo proprio che lui, proprio quando sta per chiudere la porta d’uscita, possa lasciare o volontariamente o involontariamente, le tapparelle aperte, lasciando che fetidi e venefici venti, possano liberamente spirare a CASA NOSTRA, l’ITALIA. Anche San Giorgio venne coadiuvati da soldati. PER NOI, oggi, il presidente Napolitano, sarà la lancia che ucciderà il drago malefico, NOI dobbiamo brandire e brandiremo sempre, d’ora in poi, la lancia che ucciderà il drago. Nulla può contro l’uomo puro, ogniuno di noi, dentro, è un San Galgano, è il cavaliere Galgano Guidotti che riuscì a penetrare in un sol colpo con la propria spada, la roccia di Montesiepi (Siena). « Il diavolo, vedendo la tenacia dell’uomo, si allontanò da lui con un ululato ».
Ma in questi casi, la sensalia, a quanto ammonta?
Sicuramente ci penseranno le Fondazioni!
Forse…
Forse… qualcosa sta girando in modo corretto?…
Possibile che le dichiarazioni di Foscarelli siano sostenute da fatti?
Davvero il risarcimento rispetto a Milano sarebbe inferiore solo del 10%?
Merito della mobilitazione di massa che stiamo operando tutti tra fax e e-mail al Quirinale?
Forse…
In realtà ci hanno abituato, piuttosto che troppe volte, direi sempre a rigirare la solita frittata e a non mantenere quanto asserito, poichè se un danno risarcito correttamente con le tabelle milanesi oggi arriva ad € 300.000,00, domani con le tabelle ministeriali arriverebbe ad € 270.000,00.
Se così fosse allora sarebbe solo questione di bravura del Patrocinatore con la P maiuscola personalizzare e soggettivizzare il danno in modo corretto, ma siamo sicuri che si parli solo di un 10%?
Premesso che a livello di principio ciò sarebbe in ogni caso ingiusto, nonchè illeggittimo, finanche vergognoso a prescindere; ma sarebbe un livido da poter sopportare fino a cambiamenti, fino a sentenze della Corte Costituzionale su questa fattispecie, piuttosto che la piaga che ci stiamo aspettando.
Ripeto, forse…
In ogni caso continuiamo a lottare e a inviare, chi non lo avesse ancora fatto, un segno della propria presenza, di quella del proprio studio, dei propri clienti, parenti, amici…
Da http://www.diritto.it:
Risarcimento per incidenti stradali: pronto lo schema di decreto che attua il Codice delle assicurazioni. Pubblicato in Normativa nazionale il 05/04/2013. Tabella_danno di Anna Costagliola
È pronto lo schema di Decreto del Presidente della Repubblica contenente il regolamento che definisce la Tabella unica nazionale per il risarcimento standard del danno biologico alle vittime degli incidenti stradali, in attuazione dell’art. 138 del Codice delle assicurazioni private (D.Lgs. 209/2005). Il provvedimento, che avrebbe dovuto essere approvato in via definitiva dal Consiglio dei Ministri nella seduta dello scorso 3 aprile, seduta tuttavia rinviata ai prossimi giorni, reca i valori standard per indennizzare le menomazioni delle lesioni «micropermanenti», cioè quelle di lieve entità, e quelle comprese fra 10 e 100 punti d’invalidità. Scopo di detto provvedimento è quello di fissare in maniera univoca i valori
economici e medico legali per la valutazione del risarcimento del danno derivante alla persona dalla circolazione stradale, applicabili anche alle vittime della malasanità. Ciò al fine di stabilire criteri risarcitori certi, uniformi, adeguati e sostenibili e assicurare, così, maggiore certezza ai diritti spettanti ai danneggiati, evitando sperequazioni e differenziazioni territoriali, e nel contempo fornendo maggiori garanzie in termini di stabilità e sostenibilità della spesa assicurativa complessiva.
La realizzazione della Tabella è avvenuta dopo il confronto con istituzioni e parti sociali e accogliendo i rilievi mossi nel novembre 2011 dal Consiglio di Stato. Prima del parere reso dal Consiglio di Stato, è intervenuta la sentenza della Corte di Cassazione che ha individuato nelle Tabelle del Tribunale di Milano il valore medio di riferimento da porre a base del risarcimento del danno alla persona da applicare all’intero territorio nazionale, tabelle che contemplano, oltre al danno biologico, anche quello morale. Alla luce del nuovo schema di regolamento, si pone, pertanto, un problema di coordinamento con le Tabelle 2013 realizzate dal Tribunale di Milano, soprattutto con riguardo al profilo relativo al riconoscimento, alla stregua di queste ultime, di una liquidazione congiunta complessiva in sede giudiziaria dei danni a vario titolo (biologico e morale) riconosciuti. La Tabella unica si riferisce, invece, al solo danno biologico «standard», ferma restando la possibilità, riconosciuta dagli artt. 138 e 139 del Codice delle assicurazione, di aumentare, con equo e motivato apprezzamento delle condizioni soggettive del danneggiato, l’importo risultante dall’applicazione della Tabella, nella misura massima del 30% per le macrolesioni e del 20% per le lesioni lievi, quando la menomazione accertata incida in modo rilevante su specifici aspetti dinamico-relazionali della persona. Lo schema di regolamento predisposto dal Governo è stato considerato dalle principali associazioni delle vittime degli incidenti stradali fortemente lesivo della dignità umana e non rispondente alle esigenze di solidarietà consolatorie, riparatorie e satisfattive del danno da RC auto. Fortemente critica è anche l’Avvocatura che, nella persona del Presidente dell’OUA, sottolinea come il D.P.R. tagli di netto i risarcimenti dei danni alla persona, riducendo anche oltre il 50% quelli spettanti ai macrolesi. Secondo l’organismo di rappresentanza dell’Avvocatura, i «tecnici» del Governo, così facendo, mostrerebbero di schierarsi contro i danneggiati e a favore delle imprese di assicurazione, promulgando un provvedimento illegittimo nella forma e nella sostanza, dal momento che il Governo è comunque decaduto dalla delega conferitagli in materia del Parlamento fin dal 1° gennaio 2009. Quanto al merito del provvedimento, l’OUA, a dispetto dell’obiettivo programmatico dell’intervento regolatore, osserva come un criterio uniforme sia già di fatto esistente a far data dalla sentenza della Cassazione n. 12408 del 2011, che ha oramai consolidato il principio che il livello della equità nel risarcimento del danno alla persona è costituito dai valori patrimoniali contenuti nelle Tabelle milanesi, già in uso nella maggioranza delle Corti di merito e ora per la Cassazione divenute vincolanti. L’Avvocatura, nella funzione istituzionale di tutela dell’affidamento della collettività, e in considerazione della primaria rilevanza giuridica e sociale dei diritti alla cui tutela essa è preposta, si è rivolta al Presidente della Repubblica affinché non firmi, una volta approvato, un decreto ritenuto illegittimo nella forma e ingiusto nella sostanza, che tende a difendere gli interessi particolari delle compagnie assicurative piuttosto che il diritto delle vittime al giusto risarcimento.