Non pagano più le lesioni lievi? Nessuna preoccupazione, le Compagnie non hanno mutato i forfait di risarcimento nemmeno di un Euro. Uno stimolo a lucrare la differenza tra ciò che realmente pagano e ciò che hanno stabilito come risarcimento.
Il Comitato Tecnico ministeriale di cui all’art. 13 del D.P.R. n. 254/2006 ha calcolato e definito i forfait applicabili nella regolazione dei rapporti economici tra imprese per i sinistri con data di accadimento 2013 (v. allegata Relazione del Comitato).
A tale riguardo, si rammenta che la struttura dei forfait è rimasta invariata rispetto al 2012, non essendo ancora intervenuto un provvedimento di attuazione dell’art. 29 della legge n. 27/2012.
Si riepiloga brevemente di seguito la suddetta struttura:
– Forfait unico CID (danni a cose + danni alla persona del conducente) suddiviso in 3 gruppi territoriali per la tipologia degli autoveicoli (vale a dire veicoli diversi da ciclomotori e motocicli: autovetture, autocarri, motocarri, autobus, macchine operatrici).
– Forfait unico CID (danni a cose + danni alla persona del conducente) suddiviso in 3 gruppi territoriali per la tipologia dei motoveicoli (ciclomotori e motocicli).
– Forfait CTT per i trasportati a bordo degli autoveicoli.
– Forfait CTT per i trasportati a bordo dei motoveicoli.
Per i sinistri verificatisi a decorrere dal 1° gennaio 2013, le compensazioni tra imprese verranno regolate facendo riferimento ai seguenti valori:
1. Forfait CID autoveicoli – per i danni agli autoveicoli e alle cose trasportate appartenenti al proprietario o al conducente del veicolo, dai seguenti forfait distinti per tre macroaree geografiche:
– Gruppo territoriale 1: 2.239 euro
– Gruppo territoriale 2: 1.930 euro
– Gruppo territoriale 3: 1.683 euro
2. Forfait CID motoveicoli – appartenenti al proprietario o al conducente del veicolo, dai seguenti forfait distinti per tre macroaree geografiche:
– Gruppo territoriale 1: 4.079 euro
– Gruppo territoriale 2: 3.740 euro
– Gruppo territoriale 3: 3.455 euro
La suddivisione delle province tra le aree territoriali è allegata alla Relazione tecnica acclusa. Si fa presente che la distribuzione delle province tra le macroaree territoriali differisce a seconda che si tratti di motoveicoli o di autoveicoli.
3. Forfait CTT trasportati su autoveicoli – Per i danni d’importo pari o inferiori al plafond di 5.000 euro subiti dal terzo trasportato su autoveicoli si applicherà un forfait pari a 2.990 euro, con una franchigia assoluta pari a 500 euro.
Per i danni d’importo superiore al plafond di 5.000 euro subiti dal terzo trasportato su autoveicoli, il rimborso comprenderà il forfait di 2.990 euro + il differenziale tra il danno effettivamente risarcito e detto plafond – una franchigia del 10%, con il massimo di 20.000 euro, da calcolarsi sull’importo del
risarcimento.
4. Forfait CTT trasportati su motoveicoli – Per i danni d’importo pari o inferiori al plafond di 5.000 euro subiti dal terzo trasportato su motoveicoli si applicherà un forfait pari a 3.700 euro, con una franchigia assoluta pari a 500 euro.
Per i danni d’importo superiore al plafond di 5.000 euro subiti dal terzo trasportato su motoveicoli, il rimborso comprenderà il forfait di 3.700 euro + il differenziale tra il danno effettivamente risarcito e detto plafond – una franchigia del 10%, con il massimo di 20.000 euro, da calcolarsi sull’importo del risarcimento.
Per i sinistri verificatisi negli anni precedenti al 2013 continuano a trovare applicazione i forfait stabiliti dal Comitato tecnico per ognuno degli anni presi in considerazione dalle relative delibere.
Fonte: ANIA
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http://affaritaliani.libero.it/economia/rincari-rc-auto160113.html
Affari Italiani, Economia: RCA “fuori controllo”: per un neo- patentato arriva a 9.000/00 €. Mercoledì, 16-1-2013, ore 17:28.
Le tariffe Rc Auto sono “sempre più care e fuori controllo”: un automobilista “virtuoso” che gode del massimo sconto, in 19 città paga non meno di 800 euro (con un picco di 1.737 a Napoli). Per non parlare di un giovane “neopatentato”: paga mediamente 2.898 euro all’anno, che possono superare i 9 mila euro, come è successo a Salerno. E’ quanto denunciano le associazioni dei consumatori, che evidenziano una forte penalizzazione – a loro avviso immotivata – per il centro-sud in termini di tariffe ma anche di una sorta di fuga delle assicurazioni dal mezzogiorno. I dati sono frutto dello studio sulle tariffe Rc Auto realizzato da Cittadinanzattiva (in parallelo con lo studio dell’Adiconsum sulla qualita’ del servizio) nell’ambito del progetto “Rc Auto. Quanto mi costi” finanziato dal Ministero per lo Sviluppo Economico. Progetto finalizzato a offrire ai cittadini una “informazione completa ed esaustiva in materi di assicurazioni automobilistiche in modo che gli stessi utenti diventino consapevoli dei propri diritti”. Secondo lo studio la penalizzazione del Sud è del tutto immotivata dal momento che le regioni meridionali hanno una quota percentuale di incidenti ben minore del Nord. Tale asserzione comunque non tiene conto della popolazione delle diverse regioni. Il dato piu’ attendibile, è quello fornito dallo stesso Rapporto sulla relazione tra sinistri e premi assicurativi: se è vero che la Lombardia (una delle regioni piu’ popolosa d’Italia) ha un forte indice di incidentalita’ valutato con il 17,1% del totale dei sinistri italiani, si puo’ notare che il rapporto tra importo dei sinistri e premi, in Lombardia, e’ del 61,3% uno dei piè bassi del Paese. Insomma, al di la’ dei numeri, è evidente capire che piu’ cittadini, piu’ automobilisti, più automobili circolano più aumentano gli incidenti ma il dato rilevante è quanto di queste automobili, quanti di questi cittadini hanno poi incidenti.