La riforma forense va in aula con la nuova esclusiva per l’attività stragiudiziale. Prendiamo atto delle quasi inesistenti reazioni della categoria e continueremo a sensibilizzare qualche parlamentare della Commissione Giustizia e CNA professioni sul tema. Sabato saremo relatori ad un convegno dove parteciperanno molti liberali e parlamentari ed esporremo il tema. Se la PDL passa alla Camera con la nuova esclusiva sarà gioco facile del senato approvare la riforma in terza lettura in poche ore. Tenete conto che il Presidente della Commissione Giustizia è avvocato, il relatore della Proposta di Legge è avvocato, il Ministro della Giustizia è avvocato, il Sottosegretario del Ministro, tanto per chiudere in bellezza, è avvocato. Se la cantano e se la giocano da soli e il governo liberalizzatore dei “tecnici” pare essere indifferente.
In qualche zona d’italia, alcune infortunistiche hanno avuto dei problemi nel trattare alcune pratiche per conto dei loro clienti.. non ho voluto scrivere di questa cosa fino ad ora.. purtroppo è il segnale che i giochi sono quasi fatti e le compagnie già informate.
Tutto potrebbe succedere!!…infatti prepariamoci anche al peggio..
Ius primae noctis! Di questo si tratta! Noi ci costruiamo un lavoro, peraltro fino ad oggi autorizzato con licenza, e questi signori adesso vengono e se lo prendono come i feudali si prendevano la giovane sposa del servo della gleba.
Questo è, inutile girarci intorno.
DOV’E’ IL GOVERNO DELLE LIBERALIZZAZIONI?!?
Chissà se tutto é perduto o meno….
Ok, che alternative abbiamo?
Prendere un avvocato in società?
Fare andare lui a trattare per noi?
Inserirlo cointestato nei mandati?
Qualche suggerimento finchè non verrà riconosciuta la nostra professione?
Possibile che restiamo in silenzio?
Da “mondoprofessionisti”:
L’ANTITRUST CONTRO LA RIFORMA FORENSE
Pitruzzella: siamo preoccupati perchè corporativa
“Il dibattito che si è aperto in questi giorni sulla riforma dell’ordine degli avvocati – si legge nella relazione che il presidente dell’Antitrust, Giovanni Petruzzella (nella foto) – crea serie preoccupazioni in seno all’Autorità, che auspica da tempo una profonda riforma del sistema ordinistico. Le limitazioni all’apertura dei mercati e al pieno dispiegarsi della concorrenza nel settore dei servizi professionali potranno avvenire esclusivamente nella misura strettamente necessaria alla tutela di altri interessi pubblici e particolarmente per rimediare alle asimmetrie informative tra il professionista e il cliente”. In materia di libere professioni, secondo il successore di Catricalà, “deve essere evidenziata l’introduzione, anche questa auspicata dall’Autorità, di una piena liberalizzazione delle tariffe delle professioni regolamentate nel sistema ordinistico. L’ipotizzabile abbassamento delle tariffe per tali servizi che deriverà dall’applicazione della norma – ha aggiunto – renderà il sistema economico più competitivo considerato che il corrispettivo per l’acquisto di servizi professionali costituisce una delle principali voci di costo delle imprese. Le liberalizzazioni sono un processo. Passi utili sono stati fatti, ma molto altro resta da fare per togliere i tanti tappi che ancora bloccano la nostra economia. Inoltre, bisogna evitare che vi siano passi indietro per effetto del prevalere di interessi corporativi”.
Tanti bei discorsi……speriamo non rimangano tali.