Uno scandalo strisciante dell’economia italiana in un contesto dove la politica si genuflette al cospetto delle assicurazioni sta per finire. Mentre i “liberali al caviale” esaltavano i provvedimenti sulle liberalizzazioni, che hanno regalato alle compagnie due miliardi di Euro in risparmi sui risarcimenti per le lesioni lievi, il loro silenzio sull’operazione Unipol-Fonsai era assordante. Le truppe cammellate di Paternò, il club di Via Stalingrado, una grande banca d’affari e una grande compagnia triestina, “tome tome, cacchie cacchie”, non vedevano l’ora di realizzare un matrimonio tra avanzi della prima repubblica e giovani manager rampanti e con il beneplacito di una autorità di controllo a sua volta meritevole di controllo . Ecco, su pronta notizia dall’avvocato Perrini, le inequivocabili determinazioni dell’Antitrust.
Testo del provvedimento – 26 aprile 2012
Era ora che almeno su carta qualcuno si facesse sentire!
Speriamo che si faccia davvero qualcosa.