Dopo Bologna, Genova, Torino missione compiuta a Roma.

Annunciata su Libero da Matteo Mion (INDENNIZZI E PORTABILITÀ ARRIVA LA CONTRORIFOMA DELL’RC AUTO) sala piena a Roma, ottimi interventi, un bel ritmo, molti politici presenti e che hanno dato l’impressione di studiare le carte (erano presenti: il sottosegretario alla Giustizia Ferri, il Presidente commissione Trasporti del senato Altero Matteoli, l’On Paolo Russo, che peraltro si è prodigato per prenotare un’aula così prestigiosa, l’On. Marco Di Stefano, l’On. Andrea Colletti, l’On. Leonardo Impegno, On. Giovanna Palma). Gli assenti inoltre restano in contatto con il progetto Carta di Bologna.

Teniamo però sempre alta la guardia, perchè i pericoli sono sempre dietro l’angolo.

Come patrocinatori siamo orgogliosi di aver dato il nostro contributo e ringrazio il nostro referente in Campania Roberto Barbarino e membro dell’ottima associazione Mobast.

Ringrazio inoltre il gruppo di lavoro che da Bologna a Roma ha prodotto quattro eventi molto partecipati  e quindi: Davide Galli, Massimo Perrini, Furio Truzzi, Giampaolo Bizzarri, Tommaso Caravani, Raffaele Zinno, Giuseppa Cassaniti Mastrojeni, Settimo Catalisano, Giuseppe Mazzucchiello, Marco Bona, Anna Gandolfi, Riccardo Melis, Fabrizio Contu, Pietro Senesi, Mirko Melozzi, Ivano Vernazzano.

E’ stato bello rivedere Francesco d’Agata, figlio del grande Gianni, con cui abbiamo condiviso tante lotte.

E poi come non menzionare Alessandro Ascione?

Ora rotta verso Firenze per un’altra tappa aspettando che qualche funzionario sia dimissionato e che qualche presidente decida presto di godersi la pensione, prima che il materializzarsi di pericoli estivi ci privi dell’apporto di chi oggi, sbagliando in modo grossolano, ha progetti consociativi di accordicchi con le compagnie assicuratrici o è prevalentemente dedito a benedire corsi di formazione (e basta).

Ecco un comunicato odierno su Help Consumatori dove quattro associazioni dei consumatori confermano di aderire alla Carta di Bologna AssicurazioniRcAuto, AACC chiedono ritiro del ddl di modifica

 

Ecco di seguito alcune foto.

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1 Commento

  1. Mirko Melozzi

    Ne avevamo il sentore e ne abbiamo avuto la conferma, giornate come quelle di ieri resteranno memorabili.
    Mai si erano visti così tanti politici, di diversi schieramenti e colori, con un idea finalmente chiara di quello che è il complesso mondo della RCAuto; e già questo è un piccolo miracolo..
    Tutti gli Onorevoli intervenuti hanno infatti partecipato con grande attenzione, dando sfoggio di aver chiara la materia e di conoscere esattamente lo spirito costruttivo che anima e stimola la Carta di Bologna e tutte le associazioni che la sostengono. Lo stesso On. Russo ha evidenziato come questa iniziativa, nata spontaneamente e fuori da schemi lobbistici, sia da promuovere e sostenere nelle opportuni sedi istituzionali.
    Molti sono stati gli interventi brillanti e molti gli spunti di riflessione degli di nota.
    E’ stato entusiasmante infatti sentire esponenti dell’attuale politica come il sottosegretario alla Giustizia Ferri dire che non si possono limitare libertà d’impresa e concorrenza, che non si può nel modo più assoluto limitare la libertà dei danneggiati a scegliere riparatori e medici di propria fiducia; o quanto detto dall’On. Leonardo Impegno che ha sottolineato, come noi facciamo da anni, che è l’ora di finirla con l’incertezza dei dati sulle frodi, stimolando il Governo ad acquisire i dati da fonti certe e a non usare mirabolanti numeri solo per fare l’interesse di pochi.
    Di grande effetto poi anche gli interventi di Andrea Colletti, che ha sostanzialmente puntato il dito contro gli organismi di controllo, che tutto fanno fuori che controllare, e del sen. Matteoli che ha scaldato la platea facendo presente di come le compagnie, nonostante si lamentino sempre delle numerose truffe, in tutti questi anni si siamo solo arricchite.
    La sensazione avuta è che non siano state solo parole. Chi è intervenuto ci ha messo la faccia, come fece lo stesso On. Di Stefano a Bologna davanti ad una platea allora scettica. Impegni poi puntualmente mantenuti che hanno contribuito in modo concreto a stralciare il famigerato art. 8.
    Grazie dunque a questo gruppo di lavoro veramente instancabile e tecnicamente eccellente, che sacrifica tempo al proprio lavoro e alle proprie famiglie, la politica da oggi avrà molto materiale utile su cui lavorare e costruire senza più scuse.
    I pericoli però sono sempre dietro l’angolo e la partecipazione rappresenta l’unica vera risorsa per tenere in vita questo gruppo schierato e la Carta di Bologna, l’unica strada oggi che possa davvero portare più diritti ai danneggiati e più libertà d’impresa.

    Firenze vi aspetta a braccia aperte!

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