Ci sono funzionari che per più di un anno hanno pettinato le bambole cercando un accordo con l’ANIA quando avrebbero dovuto comprendere, dopo ripetuti avvisi, che IVASS, Antitrust e ANIA sono ormai facce della stessa medaglia. Le idee della Vicari, parto di qualche dirigente ministeriale integrato al sistema assicurativo e della potente troika, sono di mettere il settore della riparazione in mano alle compagnie con il placet di chi dovrebbe tutelare la Concorrenza e il Mercato e le Assicurazioni ma, il realtà, fa l’opposto. Se non c’è alcun provvedimento palese sulle lesioni c’è da preoccuparsi il doppio, un bell’emendamento blindato o un decreto per dare la mazzata finale al nostro malandato sistema risarcitorio cercheranno di infilarlo, a nostra insaputa.
Da Carrozzeria.it L’IVASS incontra le Associazioni dei consumatori
Da Carrozzeria.it Il Ministero dello Sviluppo Economico sfida i carrozzieri
Da omniauto IVASS e Antitrust dovrebbero chiudere
Forse è giunta l’ora di capire chi sta da una parte e chi dall’altra. Delle mezze tacche e dei pressapochisti ne facciamo volentieri a meno. Per questo io sto con il CUPSIT, con Federcarrozzieri, con Stefano Mannacio, con Davide Galli, con Andrea Colletti e con tutti quelli che senza se e senza ma, con mille difficoltà, portano alta nei palazzi romani la bandiera degli assicurati, dei professionisti e degli artigiani.
Sto con chi in tutti questi anni ha conosciuto e contrastato la continua involuzione nel mondo assicurativo e sa che le ricette, quelle vere, stanno in una reale concorrenza del mercato assicurativo che di fatto non c’è; stanno nell’abbandono immediato del perverso e fallimentare sistema di risarcimento diretto che ha solo ingrassato gli utili delle compagnie; stanno nel costituire una vera, seria, agenzia antifrode che finalmente smonterebbe il balletto dei mirabolanti numeri sui quali da sempre si giustificano i provvedimenti più vergognosi.
I Patrocinatori lo sanno, i Carrozzieri lo sanno come lo sanno gli assicurati/danneggiati che in tutti questi anni si sono visti ridurre i risarcimenti a fronte di un costante aumento delle polizze.
Dalla legge 57/2001 ad oggi nessuna proposta targata ANIA, CNCU e oggi anche da IVASS e ANTITRUST, ha generato un minimo beneficio per la collettività. Questo è un dato incontrovertibile. Al contrario ha prodotto solo una crescita costante delle tariffe e degli utili delle compagnie grazie al calo drammatico dei risarcimenti.
Mentre le polizze hanno continuato ad aumentare inesorabilmente, in questi ultimi anni sono calati i sinistri, con la legge 27/2012 si sono ridotti a un terzo i risarcimenti per le microlesioni. Il risparmio per le compagnie è stato enorme, ma l’appetito, si sa, vien mangiando e adesso l’ANIA vuole quadrare il cerchio chiudendo nel proprio e in un unico pollaio gli assicurati i danneggiati e gli artigiani.
Chi non avrà il coraggio di schierarsi adesso e non parteciperà attivamente a contrastare quest’ennesima involuzione riformista avrà di certo, nel breve futuro, molto tempo per riflettere.
Anche U.N.A.R.C.A e O.U.A sono e saranno sempre dalla parte dei danneggiati e degli artigiani per contrastare i continui regali ( nella migliore delle ipotesi) che vengono ideati per le povere compagnie asicuratrici, che nel frattempo sono divenute anche banche e ora sperano di divenire carrozzerie e forse anche avvocati…
Settimio Catalisano