Ecco il comunicato dell’ADICONSUM che si commenta da solo.
Noi abbiamo solo una parola: vergogna!
La tabella non è stata ancora approvata, per fortuna. Ma domani avremo notizie più certe sul futuro.
Stefano Mannacio
SINISTRI STRADALI
Con l’approvazione di questo decreto – prosegue Giordano – ci aspettiamo un segnale vero e concreto dalle compagnie di assicurazione, a cominciare dalla discesa dei prezzi praticati all’utenza. Una discesa che può essere fatta già dall’approvazione, e non inferiore al 5%.
Riduzione – conclude Giordano – che sarà ancora maggiore con l’adozione delle misure necessarie ed ancora mancanti di riforma della RC AUTO: risarcimento in forma specifica per i danni alle cose, riduzione dei tempi per la richiesta dei danni a 90 giorni, abolizione della cessione del credito, più conciliazione paritetica e meno tribunale.
Su tutto questo Adiconsum è pronto ad affrontare tavoli tecnici e politici con le stesse compagnie di assicurazione e con il Ministero dello Sviluppo Economico.
“..si colpiscono le rendite di posizione e speculative e si comincia a riportare il sistema RC AUTO sui binari della sostenibilità…” e “Con l’approvazione di questo decreto ci aspettiamo un segnale vero e concreto dalle compagnie di assicurazione..” “..riduzione del 5% (cinque per cento??? hanno lasciato uno 0???) delle tariffe…”
Il mio commento sarà dunque molto contenuto: no comment, non ce n’è davvero bisogno, almeno in questa sede.
Andiamo avanti!
CNCU, ovvero l’apoteosi, l’apologia, della presa per i fondelli degli ITALIANI, e li sosteniamo per giunta, non solo con i soldi del tesseramento annuale, ma anche con i soldi delle multe dell’Antitrust, per far cosa? Per far finta di essere dei difensori civici, e riferire a chi …. di dovere dei bisogni di giustizia della comunità, onde farne statistiche tastandone il polso, e fabricare ad hoc contromisure in anteprima mondiale, proprio come i delatori durante il fascismo, insomma spie (pagate coi soldi pubblici nostri) dei poteri forti. CNCU, solo sobillatori di masse per fomentare guerre sante contro i tarli, quali disturbatori della quiete pubblica, che creano così tanti danni esistenziali ai cittadini italiani. E contro i rex dinosauri? Solo tante, profumate, zaffate d’insetticida con bombolette spray, e per giunta con quelle da borsetta, quella borsetta che usano ogni giorno andando in giro per le city, dove dentro tengono solo i varii trucchi, i vari rimmel, i vari fard, i vari rossetti. In queste pochettes non v’è spazio per per le chiavi casa, anche perchè nessuno ne possiede una, sono sempre ospiti di qualcuno.
Da Wikipedia:
Il Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti, acronimo CNCU, è un organo dello Stato italiano, con funzione rappresentativa delle associazioni dei consumatori e degli utenti a livello nazionale. Contribuisce al miglioramento e al rafforzamento della posizione del consumatore/utente nel mercato. Fa capo al Ministero dello Sviluppo Economico ed è presieduto dallo stesso Ministro o da un suo delegato.
Il CNCU ha funzioni consultive sugli argomenti relativi alla materia dei diritti dei consumatori; esso ha avuto per esempio un ruolo di riferimento importante per la stesura del nuovo codice del consumo del 26 luglio 2005.
Funzioni del CNCU[1]
Esprimere pareri, ove richiesto, sugli schemi di disegni di legge del Governo, nonché sui disegni di legge di iniziativa parlamentare e sugli schemi di regolamenti che riguardino i diritti e gli interessi dei consumatori e degli utenti;
Formulare proposte in materia di tutela dei consumatori e degli utenti, anche in riferimento ai programmi e alle politiche comunitarie;
Promuovere studi, ricerche e conferenze sui problemi del consumo e sui diritti dei consumatori e degli utenti, ed il controllo della qualita’ e della sicurezza dei prodotti e dei servizi;
Elaborare programmi per la diffusione delle informazioni presso i consumatori e gli utenti;
Favorire iniziative volte a promuovere il potenziamento dell’accesso dei consumatori e degli utenti ai mezzi di giustizia previsti per la soluzione delle controversie;
Favorire ogni forma di raccordo e coordinamento tra le politiche nazionali e regionali in materia di tutela dei consumatori e degli utenti, assumendo anche iniziative dirette a promuovere la più ampia rappresentanza degli interessi dei consumatori e degli utenti nell’ambito delle autonomie locali. A tal fine il presidente convoca una volta all’anno una sessione a carattere programmatico cui partecipano di diritto i presidenti degli organismi rappresentativi dei consumatori e degli utenti previsti dagli ordinamenti regionali e delle province autonome di Trento e di Bolzano;
Stabilire rapporti con analoghi organismi pubblici o privati di altri Paesi e dell’Unione europea;
Segnalare alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della funzione pubblica, eventuali difficoltà, impedimenti od ostacoli, relativi all’attuazione delle disposizioni in materia di semplificazione procedimentale e documentale nelle pubbliche amministrazioni. Le segnalazioni sono verificate dal predetto Dipartimento anche mediante l’Ispettorato della funzione pubblica e l’Ufficio per l’attività normativa e amministrativa di semplificazione delle norme e delle procedure.
Associazioni rappresentate
Lista delle associazioni facenti parte del Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti:[2]
ACU, ADOC, Adiconsum, Adusbef, Altroconsumo, Assoutenti, Casa del Consumatore, Centro Tutela Consumatori di Bolzano, Cittadinanzattiva, Codacons, Co.Di.Ci., Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori ACLI, Movimento consumatori, Movimento Difesa del Cittadino (MDC), Unione Nazionale Consumatori.
Presidenti del CNCU:
Antonio Lirosi, Anna Bartolini, Daniela Primicerio, Sergio D’Antoni
Da http://www.taxistory.it/wordpress/2011/09/24/cos-il-cncu/ :
Al Cncu non aderisce l’Aduc, un’importante associazione per i diritti dei consumatori in Italia. La spiegazione di questa scelta si può leggere sul sito[2]:
« Per scelta non aderiamo alla Consulta Nazionale delle Associazioni (CNCU) presso il Ministero dello Sviluppo Economico, spesso controparte nelle nostre iniziative e che ci farebbe per questo sentire in imbarazzo nel seguirne le direttive. Non percepiamo e siamo contrari ad ogni forma di finanziamento pubblico (compreso il 5 per mille), linfa di un associazionismo che rappresenta solo se’ stesso e si autoalimenta proprio grazie al potere pubblico e non alla sua effettiva utilità – cosa non dissimile da quello che accade con il finanziamento pubblico ai partiti politici. »
Brava ADUC, una delle poche associazioni consumeristiche che non vanno in giro con la pochette, il cui presidente Vincenzo Donvito, è il compagno di vita della famosa e nota on. Poretti Donatella.
” Chiarissimo esempio delle ragioni per cui questo paese si ritrova nelle condizioni attuali: nella migliore delle ipotesi assoluta ignoranza della materia di cui si discetta! Il presidente di una associazione che dovrebbe tutelare i Consumatori e che a fronte del miraggio di una promessa ( ad oggi mai attuata nonostante la falcidia dei risarcimenti!) di un calo delle tariffe rc auto, mendica anche un 5%!!!!! (cosa verrebbe a cambiare per un giovane se la sua polizza invece di costare € 1.500,00 costasse € 1.425,00??!!??
Presidente che, in nome di una agognata uguaglianza dei consumatori ( altro falso problema dato il consolidato intervento della Cassazione) avalla, difende, giustifica, esalta l’adozione di una tabella che mortifica il diritto al risarcimento di chi ha subito un GRAVE DANNO alla PERSONA e in un batter d’occhio vede compromessoil proprio futuro!!
Certe prese di posizioni andrebbero smascherate nei loro reali intenti ed interessi e chi rappresenta Associazioni dal nobile scopo della difesa della parte debole del mercato, deve essere chiamato a spiegare al consumatore, perche questi abbia a capire, perchè un individuo che ha subito un incidente stradale con gravi lesioni personali, quando percepisce una somma di danaro, ha raggiunto UNA RENDITA DI POSIZIONE e SPECULATIVA per cui è da considerare un disonesto approfittatore della debolezza della compagnia assicuratrice e per questo deve essere contrastato con norme di legge !!!
Forse oltre che a Napolitano, dovrebbero essere inviati fax anche a costoro e magari diffusi presso gli IGNARI iscritti!
Pietro
scusate non capisco il sig. Pietro Giordano è segretario dell’Adiconsum o presidente dell’ANIA?
chissà forse ho letto male………………………………………..
Facendo tesoro del consiglio invocato nel titolo, riassumo il mio pensiero : “neanche il nostro peggior nemico penserebbe di mettere all’asta (non voglio chiamare tabelle quelle perpetrate nel nuovo decreto) il valore delle lesioni seguite ad un sinistro. Bisogna possedere una mente diabolica, con i criteri adottati, pensando di risarcire un soggetto che per tutta la vita sarà inchiodato su una sedia a rotelle, solo per colpa di altri (rca o responsabilità medica)!!!
VERGOGNA E’ IL VOCABOLO PIU’ LIEVE CHE MI VIENE DA ESPRIMERE!
Vorremmo dire tante cose ma giustamente ci chiedete di non esagerare quindi ci limiteremo ad un sobrio commento: mandiamoli a casa, anzi a lavorare, così non faranno più danni ai cittadini italiani!
Un commento a caso, spigolando qua e là:
Da http://www.renatosavoia.com: Davvero non c’è di meglio da fare che dimezzare i risarcimenti per macrolesioni? Fonte: Renato Savoia – 04.04.2013 Condividi su Facebook. Materia: Attualità. Abstract: Incredibile, ma vero Fonte: Renato Savoia
Oramai non ci sono più parole, o almeno io non ne ho più.
Sono anni che con la promessa (MAI MANTENUTA, ANZI!) di un abbassamernto delle tariffe dell’assicurazione rca sono stati via via decurtati i risarcimenti (leggasi: a partire dalla legge 57/01), introdotti meccanismi risarcitori molto oltre il perverso (leggasi: “indenizzo diretto), modificati articoli del codice delle assicurazioni in modo che sia sempre più complicato per il danneggiato ottenere i lrisarciemnto del danno (leggasi: art.139 d. lgs. 209/05 e D.L. 24 gennaio 2012, n. 1 art 32, comma 3-quater). Adesso il defunto-anzi-no governo Monti ha predisposto lo schema di D.P.R. relativamente alla tabella unica nazionale delle macrolesioni (rimando, anche per lo schema, a questo articolo). Guardacaso, è l’ennesimo regalo alle compagnie assicurative e l’ennesima fregatura (che non è un termine giuridico, ma rende l’idea) per i danneggiati, visto che gli importi sono ridotti all’incirca della metà rispetto a quanto previsto dalla tabella di Milano, riconosciuta dalla Cassazione più volte come valida a orientare i risarcimenti su tutto il territorio nazionale. A parte il voltastomaco, cos’altro?
avv. Renato Savoia
Se dimezzeranno i risarcimenti, quel 5% di risparmio si ridurrà del solo 3% che significa nulla…. Se consideriamo che i sinistri sono diminuiti, soprattutto quelli gravi, e le tariffe invece sono aumentate nonostante le regalie del governo Monti, allora possiamo tranquillamente affermare che è tutto un imbroglio, l’associazione dei (autoproclamatasi) consumatori è una semplice figura per contenere le bestie.. come destra e sinistra in politica…
GLI ITALIANI NON VOGLIONO DIVENTARE IL SUD DELL’OCCIDENTE, COME DALL’ AGENDA EUROPEA!
Anni fa lessi che saremmo diventati i rumeni d’Europa… ma la presi a risate… ora mi tocco i xxxxx?
ADICONSUM NAZIONALE
19 ore fa
SINISTRI STRADALI: Approvata tabella unica per grandi invalidità: fine della giungla di indennizzi http://t.co/AvzVdTd89j
SINISTRI STRADALI
adiconsum.it
Approvata tabella unica per grandi invalidità: fine della giungla di indennizzi
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Nicandro Buccieri premesso che 400.000 euro per un colpo di frusta non esiste in natura, vista anche la lettura della legge 27 del 2012 fatta dalle assicurazioni ( se volete vi paghiamo i giorni di malattia e nemmeno al 100%) e quindi il colpo di frusta non è più risarcito, non si è mai visto cedere un diritto consolidato ( risarcimento con tabelle del tribunale di milano come da recente cassazione) in cambio di una speranzosa attesa ( che non arriverà mai). comunque meglio pagare in più ed essere giustamente risarciti.
e tutte le cause iniziate per differenze che potrebbero non esserci più, visto il taglio anche del 60% per i grandi lesi, come i minori con invalidità alla nascita vicini al 100% per danni da parto? di cosa vivranno? come pagheranno le cure di un welfare che verrà sempre maggiormente tagliato?
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Piero Manzanares __Per prima cosa sono disgustato dall’articolo ” fine della giungla degli indennizzi” seconda cosa sono disgustato dal vostro segretario che si è venduto al mondo delle assicurazioni, e penso anche a tutte le persone vittime di incidenti stradali che non percepiranno un giusto risarcimento per le lesioni subite.
Mi piace · Rispondi · 23 minuti fa
Piero Manzanares__ sig. Giordano, come fa a dichiarare che si aspetta una diminuzione delle tariffe del 5% dalle compagnie? Le devo ricordare che le Compagnie assicurative ci avevano illuso nel lontano 2007 che con l’entrata del sistema del risarcimento/indennizzo diretto i costi per gli assicurati sarebbero diminuiti cosa non accaduta, poi ci sarebbe da spiegare che con quel tipo di sistema hanno solo guadagnato facendosi risarcire a forfait ogni sinistro.Le ricordo anche, che con l’entrata in vigore del decreto liberalizzazioni di monti se una persona subisce una distorsione cervicale quantificata dalla maggior parte dei medici legali con un invalidità dal 1 al 2% per le assicurazioni debba essere 0, e per finire come fa ad approvare una nuova tabella che va contro i diritti dei danneggiati?
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Piero Manzanares__ ps. Sig. giordano dica la verità le hanno promesso una poltrona all’Ania?
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Abbiamo 10 saggi…ma tanti ignoranti.
Auguro a chi è favorevole al decreto di non aver mai bisogno di risarcimenti per micro o macro lesioni.
Piero, per far parte dell’ANIA, bisogna avere una mente sottilissima, aver indossato il grembiulino nero, come minimo. Un presidente di associazione consumeristica, che viola de plano lo statuto dell’associazione stessa e piglia per i fondelli gli associati tesserati, al massimo potrà aspirare che qualcuno gli apra la porta dei fornitori di qualche Fondazione, ammesso che se lo filino.
Il povero Giuda, al suo cospetto, è un educando delle orsoline… Povero Giuda quante gliene diciamo, e più il tempo passa più si sta allontanando dal podio più alto; altri lo hanno superato già di molte misure… peccato, eravamo così affezionati ad additare sempre Giuda.. ora c’è l’imbarazzo della scelta, difficile scegliere in questa selva di nuovi “Giuda”, con tutto il rispetto per il primo Giuda…