La riforma forense è stata approvata anche da un folto gruppo di pianisti.
Un sentito ringraziamento ai senatori Perduca e Poretti che le hanno tentate di tutte pur di bloccare il provvedimento.
Persone di grande spessore che in quell’aula sembravano dei marziani.
Noi ci siamo impegnati aggregandoci ai gruppi di giovani studenti e avvocati contrari all’approvazione della riforma così com’è.
Si era creata una bella mobilitazione sui social networks. Ormai strumenti come facebook o twitter sono necessari per avere aggiornamenti in tempo reale e un livello di scambio immediato.
Tanti si sono impegnati dunque, a parte chi, un mese fa, ha preferito disinteressarsi della questione comunicando che nulla sarebbe cambiato magari perchè c’è la norma tecnica o la certificazione di qualità, facendo addirittura intendere che tutto passa per l’iscrizione ad una associazione.
Tutte sciocchezze, un modo per non fare nulla lanciando peraltro messaggi non privi di imprecisioni sul mondo della Qualità e della normazione che si regge sulla credibilità e serietà degli attori in gioco.
Sia chiaro: le associazioni non sono nè ordini, nè ordinicchi, non hanno nè avranno esclusive o guarentigie di alcun genere.
L’importanza di appartenere a una comunità professionale quindi deve essere il frutto di una scelta consapevole e non motivata dal mero possesso del pezzo di carta.
Lo sosteniamo ancor di più in relazione alla nuova legge sulle professioni non regolamentate dove il nostro attestato, come quello di altre associazioni, potrà citare la norma di riferimento.
Questo sarà un bene ma la cultura della libera appartenenza e, spero, militanza, è e sarà la nostra pietra angolare.
In merito alla norma relativa alle nostre professioni, della cui approvazione siamo ben felici, CNA nazionale ha peraltro prodotto una scheda e un diagramma di flusso quali anteprime di articoli tecnici scritti a quattro mani in via di pubblicazione su una rivista specializzata.
Chi ha preferito la via del riposo dovrebbe inoltre ricordare che, in seconda lettura alla camera, l’On. Enzo Raisi mi aveva chiamato in corso di seduta per cercare di inviare il formulato sulla riserva in commissione Giustizia per maggiori meditazioni, unitamente al radicale del PD Marco Beltrandi.
Da quella meditazione si sostituì la dizione “l’attività professionale di consulenza legale e di assistenza legale stragiudiziale ove connessa direttamente o indirettamente all’attività giurisdizionale è di competenza, degli avvocati“, che avrebbe certamente cancellato la nostra attività, con “l’attività professionale di consulenza legale e di assistenza legale stragiudiziale ove connessa all’attività giurisdizionale è di competenza, degli avvocati“.
Cancellare quelle due parole “direttamente o indirettamente” significa continuare a svolgere la nostra attività anche se in un quadro le cui criticità potenziali sono state già discusse e che discuteremo nuovamente con i soci.
L’anno prossimo c’è bisogno del sostegno di tutti quelli che si considerano ancora patrocinatori stragiudiziali e desiderano continuare ad esserlo.
A noi piace collaborare con gli avvocati e lo facciamo bene con l’ottimo gruppo degli avvocati dell’UNARCA e siamo ben felici che alcuni avvocati siano nostri soci sostenitori.
Ma, lo ripetiamo, lo specifico e l’arte della nostra attività è quella di istruire le pratiche in modo tale poterle risolvere senza alimentare il contenzioso.
Presto un bilancio del nostro primo anno di attività e il programma del prossimo.
Chi avrà voglia di fare e di imparare è il benvenuto.
Stefano Mannacio
Presidente
Bene, ora si lotta per la prima volta nella storia della nostra professione (che svolgo da circa 10 anni, ma c’è chi la pratica da tre volte tanto, quindi massimo rispetto), finalmente ad armi quasi pari…
La riforma forense è stata approvata, la nostra legge anche…
Una riflessione meramente personale mi induce a chiedermi se le Compagnie preferiranno avere a che fare con noi, ovvero solo con gli avvocati che, tranne rare perle (Unarca tra quelli) hanno spesso solo il desiderio di andarsene in giudizio per svariati motivi.
Spesso mi trovo a conferire con diversi liquidatori, di tutte le Compagnie e di regioni del nord, del sud e del centro (Franchising) e molte volte mi dicono apertamente che preferiscono noi patrocinatori stragiudiziali (eccetto quando siamo ignoranti in materia) agli avvocati, poichè siamo gli unici ad avere davvero a cuore gli interessi degli assistiti.
Che dire? Il 2013 sarà molto interessante, ci saremo tutti e tutti con la stessa voglia di darci da fare?
Con i migliori auguri e saluti a tutti voi e al presidente del Cupsit (anche ai non iscritti),
Daniele Zarrillo.
Caro Daniele, un abbraccio e auguri di buone feste.
A presto.
Stefano
Probabilmente non sapendo cosa regalare ancora alla “casta” per il prossimo Natale, i “pianisti di turno” hanno pensato bene di prestarsi, ancora una volta a questo gioco delle tre carte! E’ una vergogna e non bisogna mollare. Personalmente ringrazio tutti coloro che si sono battuti come leoni nell’arena, oltre l’instancabile attività del Presidente. Certamente non mancherà il mio personale appoggio al CUPSIT con l’augurio che tanti studi, che fino ad ora sono rimasti a guardare il loro “orticello”, possano comprendere l’importanza di fare squadra.
La nostra professione, altamente qualificata, deve continuare ad esistere, rappresentando sempre più un riferimento per i nostri assistiti.
IO NON MOLLO!!!!!!!!!!!!!
Ringrazio di cuore tutti quelli (Mannaccio in primis) che hanno lottato per far valere i nostri diritti. Riposiamoci, passiamo tutti bene le feste e ripartiamo col nuovo anno ancor più determinati.
Con l’augurio di buone festività Vi annuncio che l’anno prossimo sono con Voi.
Buone Feste Colleghi !!!i
Anche a me alcuni liquidatori hanno detto che preferiscono avere a che fare con i patrocinatori. Vedremo che cosa ci riservera’ l’ anno nuovo. Grazie agli onorevoli Perduca e Poretti che hanno perorato la nostra causa. Un grazie di cuore a Stefano Mannacio per il suo grande impegno.
Auguri a tutti.
Cari colleghi continuiamo a rimanere uniti, anche in questa sconfitta, perché sono certa che ci sará un miglioramento.
Al Dott. Mannacio che ci ha saputo condurre in queste acque tempestose con lealtà e passione dico che nel prossimo futuro diventeremo sempre piú numerosi.
Anche da parte mia un augurio di buone feste a tutti
Auguro a Stefano Mannacio che si è battuto come un leone per la difesa degli interessi della categoria dei patrocinatori stragiudiziali e a tutti i lettori di questo interessante sito un sereno e santo Natale.
Grazie Ricambio…
mi sa che la ns attività é alla frutta . almeno x me che non sono laureato .
Ma l’utilizzo dei pianisti in Parlamento, non assolutamente vietato?
…. Onorevole Schifani ….. si devrebbe vigilare meglio … o no?
Comunque sia, questa apparente sconfitta, al prossimo giro di valzer, avendo conosciuto la mappa del campo minato ormai, ben più alacramente e precisione chirurgica, potremo a breve muoverci calibrando in modo ottimale l’alza-tiro dell’obice che andremo ad usare, per cui la vittoria finale sarà ancora più emozionante. Chi ieri ha pensato eliminarci dal mercato, violando non poche leggi e direttive europee, al momento opportuno, invece sfileranno in fila al nostro cospetto depositando ai nostri piedi ogni arma in loro possesso, armi che verranno segate in 2 ipso fatto e ammonticchiate in un angolo come ferro vecchio. L’amara sconfitta della battaglia di oggi, diventerà ambrosia quando vinceremo la guerra, e tutto, si svolgerà esattamente, anzi sarà più eclatante, come per ciò che è successo all’obblgatorietà della mediazione, alla faccia di chi pretendeva di privatizzare o peggio, negare, la Giustizia ai cittadini italiani. La musica è cambiata, la coscienza civica e l’attivismo dei cittadini, si sono svegliati. Pochi anni fa, i cittadini italiani, la dittatura l’han appesa per i piedi, oggi, la medesima dittatura distribuita democraticamente infra solo ad alcuni soggetti, noi la metteremo “alla berlina”, anche a futura memoria. Indubbiamente per tutto ciò e di più, necessita l’adesione, la coagulazione di ogni patrocinatore stragiudiziale di buona volontà
che voglia seriamente esser protagonista assieme agli altri, e non da solo, per il fine comune e solo per quello: se ogniuno di noi, come nel rugby, fa muro per mingherlino che possa essere, addossandosi l’uno con l’altro, e giammai l’uno contro l’altro, la spinta finale della squadra, non potrà esser che in AVANTI!
NON ILLUDIAMOCI per qualche fuoco d’artificio, L’ANNO ZERO per NOI PATROCINATORI STRAGIUDIZALI, chi certificato, chi non certificato, non ancora arrivato, se da un lato si è accesa un lucetta, da un’altro lato, detta lucetta, è stata messa dentro una cella buia senza finestra. Al momento abbiamo solo in mano, il portachiavi per la nuova autovettura. Solo quando avremo conquistato la possibilità di acquistare la nuova autovettura, avrà senso avere in mano anche il portachiavi nuovo. Quindi, tutti uniti, per acquisire per DIRITTO, la nuova autovettura, o per meglio dire una nuova autovettura, fornita d’ogni confort possibile e immaginabile, antifurto e antiscasso compresi, vetri e carrozzeria blindati di serie.
E’ fuor di dubbio, quali liberi cittadini anche europei, che per raggiungere gli obiettivi, i nostri obiettivi sacrosanti, sempre attraverso il diritto, dobbiamo circondarci di “ottimi allenatori e specialisti in varie discipline” per scegliere le migliori strategie e le armi più efficaci, le migliori perfomance psico-fisiche. Facciamo diventare i nostri sogni solide realtà, distribuiamo meglio il nostro sapere a tutti, associamoci, confederiamoci, partecipiamo tutti alle iniziativi atte a liberarci dai confini del limbo, in cui ancora, ci troviamo
Il diritto è uno e uno solo, non è trino, parafrasando una celebre frase di un noto personaggio di settore.
Ho letto e riletto il famigerato comma 6 e non riesco a capire dov’è scritta la nostra condanna … qualcuno mi può aiutare ?
Scusate, ma la necessaria connessione all’attività giurisdizionale non costituisce il riferimento cruciale per garantire ai professionisti patrocinatori stragiudiziali in materia di risarcimento del danno di continuare ad operare? Mi pare che, nell’attività di un consulente in infortunistica, l’attività giurisdizionale non sia proprio definibile come “necessaria”, quanto piuttosto meramente eventuale, almeno in materia RCA dove è previsto chiaramente dal codice delle assicurazioni tutto l’iter di richiesta documentata del danno alle compagnie, attività assolutamente stragiudiziale.