(ASCA) – Roma, 11 dic – ”Non poteva chiudersi piu’ degnamente questa legislatura se non con un ultimo colpo di coda delle corporazioni nell’ultimo atto davanti al Senato: la ”riforma” della professione forense: contano piu’ i privilegi delle corporazioni che la salvaguardia dei diritti”. Lo affermano i senatori Radicali Donatella Poretti e Marco Perduca.
” E’ solo cosi’ che si puo’ spiegare l’inserimento della ”controriforma” forense all’ultimo minuto utile dell’aula del Senato il 19 dicembre e non la legge sulla messa in prova dei detenuti” aggiungono.
”A fronte della illegalita’ delle carceri italiane, del sistema penitenziario in particolare ma della giustizia piu’ in generale, i gruppi parlamentari del Senato hanno deciso che la priorita’, unica e ultima di questa legislatura era approvare una legge scritta da una parte dell’avvocatura, osteggiata dai giovani e in contrasto con i principi liberali in vigore negli altri Paesi europei. Un atto di ossequio di una classe politica incapace di fare leggi per i cittadini, ma prona alle lobby – continuano -. Per quanto ci riguarda come Radicali confermiamo con atti e parole la nostra opposizione a questa legge e fin d’ora solleveremo la pregiudiziale di costituzionalita’ scritta non da noi, ma dalla commissione Lavoro del Senato”.