“Riforma forense entro Natale”. È più di un spiraglio quello aperto ieri dal presidente della Commissione Giustizia del Senato, Filippo Berselli, nel corso del convegno ”L’avvocato e i diritti fondamentali: diritti civili, difesa della persona, tutela della vita”, organizzato dal Cnf in occasione della IV edizione del Salone della Giustizia, che si tiene a Roma fino a domenica.
Spiega Berselli: “Abbiamo già il parere della commissione Bilancio che ha rilasciato il nulla osta sul testo e bocciato 9 emendamenti”, per assenza di copertura. Così dei 212 emendamenti iniziali 60 sono stati dichiarati inammissibili per la cosiddetta doppia conforme. “Mentre sui 143 residui – continua Berselli – il Governo darà parere contrario su tutti, tranne soltanto una decina per i quali si rimetterà alla Commissione che voterà contro”. Insomma la corsa è “per lasciare la riforma così come è uscita dalla Camera, su questo i gruppi sono tutti d’accordo tranne i radicali eletti nel Pd”.
La corsia preferenziale al Senato
E siccome la lotta principale rimane quella contro il tempo, Berselli ha chiesto al presidente Schifani di votare la riforma forense in commissione Giustizia anche durante la sessione di bilancio, con una apposita deroga. “Una richiesta che ci auguriamo sia accolta”, commenta il presidente del Cnf Guido Alpa. “L’Avvocatura, dal suo XXXI Congresso, ha chiesto infatti l’approvazione del testo così com’è, data la scadenza imminente della legislatura”.
”Il senatore Berselli – prosegue Alpa – ha dichiarato che se dovesse arrivare la deroga, la commissione potrebbe consegnare il testo all’aula del Senato senza modifiche per il 15 dicembre”. ”D’altra parte oggi (ieri per chi legge) nel corso del convegno è emerso quanto l’aggiornamento dello Statuto dell’Avvocatura sia fondamentale e non procrastinabile”. “La riforma, infatti, rafforza la qualificazione, la competenza, l’autonomia e la indipendenza dell’Avvocatura, premesse indefettibili per una tutela effettiva dei cittadini all’interno dello Stato e nei confronti dei poteri più forti”.
Alpa, spiega una nota, esprime poi apprezzamento per le parole del presidente del Senato, Renato Schifani, che nel suo intervento al convegno ha messo in luce come ”il testo tutela l’interesse pubblico all’effettività della tutela dei diritti dei cittadini e al miglioramento della giurisdizione”e ha fatto sapere che ”vigilerà in modo che venga esitato un testo capace di coniugare tradizione e innovazione, nel rispetto della professione forense, che rappresenta un imprescindibile presidio democratico a difesa delle libertà fondamentali e dei diritti del cittadino”.