C’è chi ha scritto che la riserva introdotta nella riforma forense sull’attività stragiudiziale non dovrebbe preoccupare la categoria dei patrocinatori. Alla scorsa riunione soci è stata svolta una analisi puntuale dove sono state evidenziate alcune criticità. Oggi vi è stato un appuntamento importante, annunciato alla riunione, dove tali criticità sono state confermate. Noi continueremo a lavorare negli spazi ristretti dal veloce iter della legge al Senato. Il termine per la presentazione degli emendamenti in Commissione Giustizia scade il 26 novembre.
Chi dorme sonni tranquilli forse non ha letto la comunicazione fatta dal presidente del CNF Alpa alla vigilia del Congresso Nazionale Forense di cui uniamo un estratto.
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Al Congresso chiederemo che agli avvocati sia assicurato uno spazio ulteriore rispetto a quello tradizionale, eroso dalle competenze di altre professioni – anche non protette – sostenute da un legislatore animato solo dal miraggio del risparmio e indifferente alla qualità del lavoro e alla effettiva tutela dei diritti.
Al Congresso chiederemo che la riforma forense giunga al suo traguardo, dopo quattro anni di intense fatiche, di discussioni e di polemiche che ne hanno ritardato l’iter e accelerato il degrado della categoria. La riforma riconosce all’ Avvocatura il merito di essere disciplinata con legge ordinaria, conferma il regime ordinistico, tutela il cliente con l’assicurazione obbligatoria e con la consulenza qualificata, assicura una più efficiente giustizia deontologica ed un più razionale svolgimento delle fasi di accesso, tirocinio, e specializzazione.
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Infatti, non capisco dove siano finiti i nostri colleghi! Nessuno s’indigna, nessuno(a parte pochi) partecipa con vigore agli appelli!
Si parla di qualcuno che “dorme sonni tranquilli”, per me quel qualcuno é oramai giunto al “rigor mortis”!
La domanda importante è: cosa si può realmente fare?.
Qualora il CUPS.IT proporrà delle azioni pratiche o richiederà fondi, per iniziative utili al comune interesse, aderirò, a prescindere dall’associazione di cui faccio parte.
Con l’occasione ringrazio per il lavoro, ed il servizio di informazione svolto.
ringrazio l’associazione per l’impegno che svolge per tutti…. e non capisco nemmeno io perchè uno debba essere così tranquillo.
La riforma forense (che noi osserviamo più che altro per ciò che concerne l’attività stragiudiziale) è contestata da molti perchè vuol solo tutelare la corporazione. Torna indietro di 70 anni e di sicuro non c’entra niente con le “liberalizzazioni”, anzi.
Se possiamo agire per contrastarle facciamolo!!!
Signori colleghi. Ho aperto uno studio di infortunistica cca due anni fa. non voglio chiuderlo or ora che incominciano ad arrivare i primi furutti di 2 annin di sacrificio . sappiamo bene tutti a cosa si va incontro quando si apre un’attività.
Qualsiasi cosa si possa fare per ovviare alla nostra distruzione, facciamola !!!! però che sia qualcosa di concreto !
Io ci sono .
Se non riusciamo ad ottenere ciò che vogliamo , vuol dire che non abbiamo fatto abbastanza ; quindi non restiamo guardare .
L’emendamento sulle professioni non regolamentate è stato di comodo o utile a indentificarci meglio?
O consono ad una veloce affermazione del colpo di stato forense?
Mi chiedo se davvero abbiamo la forza di lasciare animosità e puerili screzi personali dinanzi ad interessi comuni come la nostra Professione.
Poichè dinanzi alla mancanza di certezza, o di tranquillità nel lavorare con dignità, formazione e professionalità, tutto appare insignificante.
!!! ATTENZIONE !!!
Regalo sotto l’albero per le compagnie.
Le nuove tabelle per i macrodanni subiscono ulteriori pressioni da varie parti.. si prevede quindi l’approvazione definitiva entro fine anno…
Bisogna vigilare di continuo!!!