riunione soci CUPSIT VENERDI 16 NOVEMBRE ALLE ORE 16 A BOLOGNA . INVOLUZIONE DEI DIRITTI DELLE VITTIME DELLA STRADA E RIFORMA DELLA PROFESSIONE FORENSE: IL FUTURO DEL PATROCINATORE STRAGIUDIZIALE INDIPENDENTE
Tre giorni fa, la Senatrice Avv. Fioroni, relatrice del DDL 3270, che, ricordiamo, ha firmato, a suo tempo, il comma ter dell’art. 32 del decreto liberalizzazioni, ha fatto passare un emendamento dove le nostre professioni, oltre a dichiarare quello che sono, saranno obbligate a dichiarare quello che non sono.
Per quanto riguarda il valore della norma tecnica UNI, inserita nel provvedimento, in relazione alla legislazione vigente, ne parleremo diffusamente alla prossima riunione soci.
Ciò premesso il provvedimento sulle professioni non regolamentate, quando entrerà in aula, avrà bisogno di essere presidiato adeguatamente perchè non sarà un dibattito nè tranquillo nè sereno. Stiamo cSperiamo che l’emendamento Paravia non sia l’antipasto per maliziosi emendamenti d’aula e che la Senatrice Fioroni sia in grado di difendere i lati positivi del DDL. Stiamo cercando comunque di fornire il nostro contributo per un intervento in aula.
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Legislatura 16ª – 10ª Commissione permanente – Resoconto sommario n. 339 del 06/11/2012
(3270) Disposizioni in materia di professioni non organizzate in ordini o collegi, Approvato dalla Camera dei deputati in un testo risultante dall’unificazione dei disegni di legge d’iniziativa dei deputati Froner ed altri; Anna Teresa Formisano; Buttiglione ed altri; Della Vedova e Cazzola; Quartiani ed altri
La relatrice FIORONI (PD) esprime parere favorevole sugli emendamenti 1.9 (testo 2)
1.9 (testo 2)
PARAVIA (PDL)
Dopo il comma 2 aggiungere il seguente:
«2. Chiunque svolga una delle professioni di cui al comma precedente, contraddistingue la sua attività, in ogni documento e rapporto scritto con il cliente, con le seguenti parole: «professione non organizzata in ordini o collegi». L’inadempimento rientra tra le pratiche commerciali scorrette tra professionisti e consumatori, di cui al titolo III della parte II del codice del consumo approvato con decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206, ed è sanzionato ai sensi del medesimo codice».