Nostra opinione su Omniauto. Audizione Ania. Manifestazione Vittime. Riunione soci

DA OMNIAUTO Liberalizzazioni: le Assicurazioni hanno le lesioni fisiche nel mirino leggete e commentate!

DAL SENATO: AUDIZIONE ANIA (RICHIESTA TABELLA LESIONI MACRO E RIPARAZIONE DIRETTA VEICOLI). leggete e indignatevi!

PARTECIPA!  MANIFESTAZIONE 10 Novembre a Roma. Piazza San Silvestro Manifestazione Vittime della Strada contro il dimezzamento dei risarcimenti. Noi ci saremo e tu?

PARTECIPA! RIUNIONE SOCI DEL CUPSIT RIUNIONE SOCI DEL CUPSIT. VENERDI 16 NOVEMBRE ALLE ORE 16 A BOLOGNA . INVOLUZIONE DEI DIRITTI DELLE VITTIME DELLA STRADA E RIFORMA DELLA PROFESSIONE FORENSE: IL FUTURO DEL PATROCINATORE STRAGIUDIZIALE INDIPENDENTE

3 Commenti

  1. patroc. strag. Riccardo Nicotra (CT)

    Audizione ANIA: come ogni anno, a fine anno, le compagnie assicuratrici piangono miseria e disperazione sul podio. Loro vorrebbero il Governo e noi, anzicchè camminare dritti come uomini, camminassimo proni a 90°, proprio come la pen-ultima famosa tipologia di persone, di sciasciana memoria, mirabilmente descritti col libro “Il giorno della civetta”, divenuti poi, automaticamente aforismi:
    “Io, proseguì don Mariano -ho una certa pratica del mondo-; e quella che diciamo l’umanità, e ci riempiamo la bocca a dire umanità, bella parola piena di vento, la divido in cinque categorie:
    -gli uomini,
    -i mezz’uomini,
    -gli ominicchi,
    -i (con rispetto parlando) pigliainculo e
    -i quaquaraquà…
    Pochissimi gli uomini; i mezz’uomini pochi, ché mi contenterei l’umanità si fermasse ai mezz’uomini… E invece no, scende ancora più in giù, agli ominicchi: che sono come i bambini che si credono grandi, scimmie che fanno le stesse mosse dei grandi… E ancora di più: i pigliainculo, che vanno diventando un esercito… E infine i quaquaraquà: che dovrebbero vivere come le anatre nelle pozzanghere, ché la loro vita non ha più senso e più espressione di quella delle anatre… […]”.
    Sicuramente Ugo Sciascia ha conosciuto Ezra Pound ed hanno commentato insieme il loro pensiero sui parlamentari.

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  2. Gabriella

    Credo che il collega(stimatissimo) Nicotra sia stato in grado di meglio descrivere il mio pensiero.
    Parlare,ancora oggi, di maggiore controllo nella riduzione dei sinistri per ridurre conseguentemente le polizze r.c.a suona nauseabondo e abominevole, infatti, nessuno dei miei clenti che a fronte di un sinistro stradale di lieve entità, si é visto risarcire dall’assicurazione(propria, ricordiamolo) con € 300/500,00 il danno subito, ha ringraziato soddisfatto. Ne tantomeno ha potuto risparmiare succesivamente sul premio assicurativo.
    Io credo che l’ANIA sia rappresentata da persone che fanno abuso di sostanze stupefacenti e psicotrope, altrimenti non mi spiego queste esternazioni oscene e blasfeme.

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  3. patroc. strag. Riccardo Nicotra (CT)

    http://www.assinews.it/articolo.aspx?art_id=13040
    Da http://www.assinews.it: News Oggi venerdì 9 novembre 2012: AutoFacile.it, con l’accorpamento delle province possibili rincari RCA accorpamento province italia
    L’accorpamento delle province deciso dal Governo non avrebbe solo effetti amministrativi ma, secondo i calcoli di Facile.it, potrebbe condurre ad aumenti del premio rc auto per oltre un milione e mezzo di automobilisti. “Il premio Rc auto”, spiega in una nota Mauro Giacobbe, responsabile Business Unit Assicurazioni di Facile.it, “si compone di diversi elementi, tra cui l’imposta provinciale, che varia dal 9% al 16%. Con l’accorpamento, salvo cambiamenti, sono diverse le province che, inglobate in quelle più grandi, potrebbero fare i conti con un incremento della tassazione fino al 2%”. Secondo i risultati dell’analisi di Facile.it a subire i danni maggiori sarebbero i residenti della provincia di Parma: oggi hanno un’aliquota del 14%, che salirebbe al 16% in caso di accorpamento con Piacenza (se fosse questa seconda a prevalere). Potrebbe andare peggio solo agli automobilisti trevigiani che, dopo essere riusciti a diminuire l’aliquota e pagare dal 1° settembre 2012 al 15%, si trovano sospesi fra un possibile ritorno alla soglia massima del 16% (se venissero accorpati a Belluno e prevalesse la tariffa di questa provincia) o un notevole risparmio nel caso in cui la scelta ricadesse sull’unione con Padova, che applica un’imposta del 12,5%. Rincari in vista anche per gli automobilisti pistoiesi e senesi che, unendo i propri destini tariffari a quelli dei conducenti delle province di Prato, Massa e Lucca i primi, di Arezzo e Grosseto i secondi, potrebbero pagare lo 0,5% in più. Buone notizie, di contro, per chi vive a Teramo. L’accorpamento con la provincia de L’Aquila è quasi certo e, con esso, anche il risparmio. All’atto della fusione direbbero addio all’aliquota massima e benvenuta quella del 15,5%.

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