Milano, 22 mar. (Labitalia) – Sostenere il cammino in tempi brevi del progetto di legge in Parlamento in materia di professioni non regolamentate. Un provvedimento atteso da anni da una platea composta da quasi due milioni di professionisti che operano sul mercato “in un regime di piena concorrenza senza garanzie di sorta”. Questo uno dei temi del convegno ‘Professioni & Regolamentazione’, tenutosi oggi a Milano e organizzato da Cna Professioni
All’evento erano presenti 22 associazioni rappresentative di diverse categorie professionali tra cui i tributaristi, i patrocinatori stragiudiziali, i counselor, gli informatici, gli osteopati e i consulenti e auditor di sistemi di gestione aziendale.
L’approvazione del disegno di disegno di legge in Parlamento, secondo Cna professioni e Uni, permetterebbe a tutte le professioni non regolamentate di avere una certificazione. “Abbiamo favorito la proposta del disegno di legge e la X Commissione Attività Produttive ha già dato voto favorevole -ha spiegato Giorgio Berloffa, presidente di Cna Professioni- e poi il Senato dovrà approvarla. Siamo sul filo di lana, altre volte le elezioni hanno ritardato l’approvazione, speriamo non succeda di nuovo. Ci sono due milioni di persone che aspettano di veder riconosciute le loro professionalità, Cna Professioni e Uni stanno facendo il possibile per accelerare questo processo”.
L’ente di normazione Uni gioca il ruolo di protagonista per l’iniziativa, come ha sottolineato Alberto Galeotto, responsabile area normazione nazionale di Uni: “L’Uni è al passo con la naturale evoluzione del mercato: siamo lo strumento attraverso il quale i professionisti chiederanno e otterrano le proprie norme e, nel passo successivo, una certificazione. La crescita di interesse aumenterà e avremo un incremento di soci che aderiranno a questa progetto”.
E secondo Fausto Cacciatori, vicepresidente Cna nazionale e presidente Cna Lombardia, “il processo di integrazione fra il mondo delle imprese e quello delle attività professionali esprime una novità per il mondo della rappresentanza e Cna ha saputo intercettare questa grande trasformazione in atto nel nostro Paese”. “Le associazioni regionali del sistema si apprestano a costituire coordinamenti regionali di Cna Professioni -ha concluso- mentre le Cna provinciali sono pronte a offrire tutta la gamma di servizi disponibili ai professionisti che li richiederanno”.
Sempre pronti a sostenere le iniziative giuste e sempre pronti a vagliare nuove opportunità.
E’ un passo importante, decisivo, da anni atteso. Un plauso come sempre a chi per tutti noi si mette in gioco.
Un sostegno doveroso e a parere di chi scrive quasi in “re ipsa” dovrebbe essere sentito da tutti.
Relativamente alla Mediazione (in)civile, l’OUA invita tutti gli avvocati in sede di causa:
Da http://www.oua.it: Sollevate questioni di incostituzionalità in tutte le cause che riguardano le materie obbligatorie della
mediaconciliazione e, nel contempo, proponete davanti al giudice istanza di disapplicazione dell‟art. 5, comma 2°, del decreto legislativo 28/2010.
Nel procedimento di convalida di licenza o sfratto vogliate produrre nella prima udienza tutta la predetta documentazione.
Nel caso di opposizione e di prosieguo del giudizio il Tribunale potrà così valutare se sollevare questioni di incostituzionalità della obbligatorietà della mediaconciliazione.
Segretario avv. Fiorella Ceriotti. Presidente avv. Maurizio de Tilla
Ovviamente, neanche a dirlo, lo sosteremo tutti, con modi, mezzi, sistemi, corsi propedeutici, test e quant’altro utile e necessario,per consolidare, speriamo subitissimo, le regole che regolarenno la/le nuove leggi che normeranno queste sacrosante professioni, tanto conosciute dai consumatori, tanto tenute in poco conto ancora oggi, dallo Stato.
Dove, quando e come, subito!
Aderisco!